Articolo tratto dal Basso Vicentino
Abbiamo intervistato Mauro Codognato, dottore in ortottica che presta servizio presso Ottica Padrin, ci parlerà della sua professione e quanto sia importante la valutazione per migliorare molti problemi visivi.
Chi è l’Ortottista?
L’ortottista è il professionista sanitario laureato che si occupa dell’esecuzione di specifici esami di diagnostica oftalmologica, di eseguire screening per la valutazione e la riabilitazione dei problemi della visione valutando la funzionalità dei processi fisici e neurologici che influenzano una corretta percezione visiva.
Spesso è affiancato all’oculista in sede ospedaliera, ma nella realtà di Ottica Padrin svolgo un ruolo multidisciplinare privatistico.
Quando si può avere bisogno dell’ortottista?
In ambito prevalentemente ambulatoriale l’ortottista si occupa dell’esecuzione di specifici esami strumentali importanti, effettuati in sinergia con gli specialisti della visione; stiamo parlando in particolare della valutazione del campo visivo e dell’esecuzione degli OCT, della topografia corneale e di tanti altri esami specialistici.
All’interno di Ottica Padrin affianco i miei colleghi optometristi nella valutazione preliminare necessaria quando si verificano disfunzioni muscolari, per altro molto frequenti. Affianco il gruppo di optometristi nella valutazioni di lenti a contatto speciali, in particolare sui bambini o su quei soggetti affetti da disfunzioni visive muscolari.
L’ortottista è quindi una figura a tutto tondo che segue sia i giovani pazienti che presentano delle difficoltà di apprendimento che le persone più anziane colpite da patologie che ne limitano l’autonomia.
Ci sono delle problematiche che coinvolgono in particolar modo i bambini?
Sempre più spesso abbiamo a che fare con giovani pazienti con complicazioni visive crescenti in particolare affetti da miopia progressiva.
I genitori e le stesse insegnanti si accorgono delle difficoltà di visione che si accompagnano alla scarsa attenzione; con il team e in sinergia con l’oculista, dopo una accurata analisi sappiamo indirizzarli alla soluzione più idonea.
Spesso, le cause di un bambino descritto come vivace, con difficoltà di apprendimento o di attenzione provengono da anomalie del sistema visivo e per questo si rende necessaria la visita ortottica.
Alcune difficoltà visive sono causate da una anomalia non individuata precocemente associato a strabismi e ad ambliopia che, se individuate per tempo, possono portare a riacquisire un buon equilibrio binoculare.
Con il team di professionisti di Ottica Padrin riusciamo a risolvere molti casi complessi che faticano trovare una soluzione.
Spesso sentiamo i nostri clienti parlare di visione sdoppiata: a cosa può essere dovuta e possiamo fare?
Quando prendiamo per mano un paziente che si lamenta di vedere male o doppio dobbiamo capire da dove nasce il problema.
La prima domanda che ci poniamo e se la prescrizione delle lenti debba essere aggiornata mentre in secondo luogo va investigato se le lenti in uso siano adatte all’impiego quotidiano. Altri problemi sono associati alla cooperazione binoculare, ovvero la partecipazione in simultanea di entrambi gli occhi che permette la stereopsi o tridimensionalità fine.
Quest’ultimo è un frequente disagio di competenza dell’ortottista quale esperto di fisiologia del sistema visivo.
Con l’età alcuni meccanismi fisiologici che intervengono per compensare alcuni strabismi non visibili ad occhio nudo sono meno efficaci e gli occhi tendono a disallinearsi provocando una diplopia; a questo proposito si può intervenire con delle lenti specifiche o si possono modificare alcuni dei parametri di costruzione delle lenti per ristabilire una visione singola gradevole e funzionale.